L’accordo sul Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo (FSI) rappresenta un passaggio strategico per il rafforzamento del welfare aziendale. In un contesto caratterizzato da una crescente domanda di prestazioni sanitarie e da un servizio sanitario pubblico non sempre in grado di garantire tempi e livelli di risposta adeguati, l’accordo introduce misure che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026. L’obiettivo è duplice: ampliare e aggiornare le tutele per gli iscritti e i loro familiari e, al tempo stesso, garantire la sostenibilità economica del Fondo nel tempo, rafforzandone la funzione mutualistica e solidale.
Nuova Copertura Long Term Care
Elemento qualificante dell’accordo è l’estensione della copertura Long Term Care (LTC) collettiva, pensata per rispondere a uno dei bisogni sociali più rilevanti: la tutela della persona in caso di perdita di autosufficienza.
La copertura:
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è rivolta a tutti gli iscritti e loro familiari maggiorenni assicurabili;
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prevede l’erogazione di una rendita mensile, di circa 1.600 euro, al verificarsi delle condizioni previste, migliorando significativamente la garanzia nei confronti del personale cessato dal servizio ante 2008.
Novità per iscritti e familiari
L’accordo amplia la platea dei beneficiari e introduce nuove tutele:
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Figli non conviventi: gli iscritti in servizio potranno mantenere l’iscrizione dei figli non a carico già beneficiari delle prestazioni in caso di uscita dal nucleo familiare;
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Dipendenti che usciranno dal Gruppo a seguito di operazioni societarie: possibilità di mantenere l’iscrizione al FSI, qualora tale facoltà non sia già prevista dai relativi accordi sindacali, con contribuzione interamente a proprio carico;
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Consiglieri di Amministrazione di Intesa Sanpaolo: in considerazione della qualità delle prestazioni offerte dal Fondo, è prevista la possibilità di iscrizione dei consiglieri e dei loro familiari, con mantenimento dell’adesione al termine del mandato;
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Nuove adesioni: i colleghi attualmente non iscritti, potranno aderire al Fondo entro il 30 aprile 2026, con fruizione per il primo biennio delle prestazioni previste dall’Appendice 2 e versamento del relativo contributo di ingresso;
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Tutele in caso di violenza domestica: facoltà di revocare la qualifica di familiare beneficiario in presenza di provvedimenti di allontanamento disposti dall’Autorità Giudiziaria a seguito di violenza.
Sostenibilità economica
Per assicurare l’equilibrio economico di FSI nel tempo, l’accordo ha inoltre previsto:
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Aumento della contribuzione aziendale dal 2025 e delle aliquote a carico degli iscritti dal 2026 al fine di assicurare stabilità. Gli aumenti non saranno previsti per i familiari fiscalmente a carico con necessità di sostegno intensivo (art. 3, comma 3, della legge 104/1992);
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Aumento della solidarietà in favore della Gestione iscritti in quiescenza per il triennio 2025-27
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Aggiornamento della Franchigia:
passa da 10 a 20 euro l’importo minimo della franchigia per le prestazioni erogate in rete convenzionata (visite specialistiche e alta diagnostica).
Questo accordo segna un passo importante verso un Fondo Sanitario più inclusivo e più sostenibile, capace di rispondere ai bisogni di salute dei colleghi e delle loro famiglie, rafforzando al tempo stesso la mutualità e la solidarietà che ne sono alla base.
In allegato i documenti che dettagliano le novità introdotte.